Concours Mondial Sauvignon
Aperta la 10^ edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon
Si è aperta ieri sera la decima edizione di questo concorso dedicato esclusivamente a questo vitigno, ci saranno in degustazione più di 1000 campioni provenienti da 20 diversi paesi, a rappresentanza di tutti i continenti.
I degustatori sono stati accolti con una conferenza-degustazione.
Al tavolo dei relatori Marco Simonit, Rodolfo Rizzi (Assoenologi), Enzo Di Zorzi (Anag) e Fulvio Mansutti
La conferenza è stata moderata dalla giornalista Martina Riva e dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale alle Risorse Agricole, Stefano Zannier, e del sindaco di Udine, Pietro Fontanini, diversi esperti nei rispettivi ambiti.
«Dopo l’edizione del 2015 – ha dichiarato Zannier –, il Friuli Venezia Giulia ha nuovamente l’onore di ospitare un concorso internazionale: una vetrina di alto livello che focalizzerà ancor di più l’attenzione sulla qualità dei nostri vini e sulla capacità dei nostri produttori ma contribuirà anche alla promozione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche. Questa – ha concluso l’assessore – è una straordinaria opportunità per far apprezzare una delle eccellenze per il quale il Friuli Venezia Giulia è riconosciuto a livello internazionale, ovvero la qualità dei suoi vini accanto alla possibilità di far conoscere agli esperti e eccellenze del territorio, dando vita a quel connubio tra enogastronomia e paesaggio che sono elementi fondamentali per il turismo e che troveranno spazio su riviste di ogni parte del mondo».
«Come sindaco di questa città – ha proseguito il primo cittadino del capoluogo friulano, Pietro Fontanini – non posso che essere onorato di poter ospitare a Udine e nelle sale di palazzo D’Aronco, sede del Comune, la decima edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon. Un evento tra i più importanti al mondo in ambito enologico, che premia con la sua scelta non solo la nostra città ma tutto il Friuli, di cui Udine è la storica Capitale. Voglio quindi ringraziare gli organizzatori – ha concluso nei saluti iniziali – per la felice decisione di organizzare questo straordinario concorso proprio qui da noi, confermando la centralità della nostra città nel circuito vitivinicolo e il livello di assoluta eccellenza dei prodotti del nostro territorio a livello internazionale».
«Siamo qui – ha dichiarato soddisfatto Thomas Costenoble, direttore del concorso – per celebrare la diversità del Sauvignon. Dieci anni fa – ha proseguito – abbiamo dato vita a questo concorso a Bordeaux. Quando nel 2015 siamo arrivati per la prima volta in questa regione – ha concluso Costenoble – ci eravamo fatti una promessa, quella di ritornare ancora una volta in Friuli Venezia Giulia perché non eravamo riusciti a vedere tutte le bellezze della vostra regione. Dunque – ha concluso ringraziando le autorità presenti – eccoci qui ancora».
A prendere la parola, dopo i saluti istituzionali, è stato l’agronomo ed esperto internazionale di potatura della vite, Marco Simonit, un uomo che ha dedicato la sua vita allo studio degli innesti. Simonit è consulente di alcune tra le maggiori aziende vitivinicole d’Europa, fondatore della Scuola Italiana di Potatura della Vite e docente del Dute (Diploma universitario di potatura e scelta dei germogli nel rispetto del flusso della linfa) presso Isw, Institute des Sciences de la Vigne et du Vin di Bordeaux. «Dal 2011 – spiega Simonit –, come gruppo Simonit & Sirch abbiamo messo a punto una tecnica di potatura che previene malattie del legno, la dendrochirurgia, un’esperienza nuova che ha dato i suoi ottimi frutti sulle piante a varietà più sensibile e il sauvignon è una di queste».
Il Sauvignon, nel 2017, è stata la sesta varietà più coltivata in regione, dopo Pinot Grigio, Prosecco, Merlot, Ribolla gialla e Friulano. A confermarlo è stato il presidente Fvg dell’Assoenologi, Rodolfo Rizzi.«Il Friuli Venezia Giulia – ha spiegato – è una terra di antichissima tradizione vitivinicola, oggi riconosciuta per i migliori vini bianchi d’Italia. A riprova di questo, in regione sono presenti 4 Docg, 12 Doc e 3 Igt e nel solo 2017 in regione si sono prodotti 1 milione 750 mila ettolitri di vino (47 milioni in tutta Italia)». Il perché il Sauvignon abbia avuto negli anni così tanto successo è sempre Rizzi a dirlo. «Si tratta – ha affermato – di un successo annunciato, visto che questo vitigno è molto riconoscibile dal consumatore, è apprezzato dai giovani, ha un profumo ricercato, si vinifica generalmente in acciaio, anche se predilige anche il legno».
Sull’universo grappa e distillati, invece, si è soffermato Enzo Di Zorzi, presidente regionale dell’Anag, l’associazione nazionale assaggiatori di grappa e acquaviti. «La storia della distillazione nella nostra regione – ha spiegato – ha origini antichissime, già a partire dal 1451, ma è nell’Ottocento del secolo scorso che si è toccato l’apice con circa 200 distillerie attive nella sola provincia di Udine. Oggi – ha proseguito – da noi si contano 11 distillerie che coprono il 10% della produzione nazionale, “eroicamente” sopravvissute alla eccessiva burocrazia, alla severa legislazione e alle attuali pesanti pressioni fiscali sui superalcolici. Attualmente la produzione di grappa si attesta attorno ai 23 milioni di litri. In deciso calo – ha chiarito – rispetto al boom di qualche anno fa. Per far fronte – ha concluso – a un innegabile momento di sofferenza, è necessario orientarsi alla qualità eccellente, alle cosiddette grappe premium, dove anche il packaging gioca un ruolo fondamentale».
Apprezzata e conosciuta soprattutto in regione, i riflettori sono stati puntanti anche sulla brovada, dal 2011 riconosciuto marcio DOP e ottenuta tagliando in piccole fettine le rape a colletto viola e macerate nelle vinacce. Fulvio Mansutti, titolare dell’omonima azienda agricola a Pavia di Udine, ha infatti spiegato le fasi di preparazione di questo piatto tipico della cucina friulana, le sue origini e caratteristiche nutritive, proponendo agli ospiti anche una degustazione del prodotto che solitamente si accompagna a carni arrosto o bollite come, tradizionalmente, musetto o cotechino. Al termine della serata agli ospiti è stato offerto un ricco buffet con tutte le eccellenze enogastronomiche della Regione.
Fra poche ore i 70 giudici inzierenanno le sessioni di assaggio. Sarà davvero un bel momento di degustazione e scambio di considerazioni, l’Assessore regionale Zannier ha detto una frase che mi ha colpito e riassume l’essenza di questa competizione:
“il confronto e il giudizio aiutano a crescere, e questo senza dubbio aiuta a migliorarsi!”
Fonte: Ufficio stampa Concours Mondial du Sauvignon – Udine 2019 Stefano Zucchini – presscms.udine2019@gmail.com